L'arte del " saper cucinare" si tramanda da più generazioni al Pirata, ed è così che dall'amore della cucina della matriarca Michelina, oggi sono le figlie Luana e Anna che continuano la tradizione di famiglia, gestendo con l'amore e la passione di sempre, il ristorante.
Una gestione moderna, quella di Luana, con uno " sguardo al passato" perché è proprio dal recente passato culinario che lei stessa ha ereditato una serie di ricette che, ancora oggi, fanno parte del patrimonio gastronomico delle isole Egadi. Ricette che hanno reso famoso il ristorante facendolo diventare tappa "obbligata" di tantissime imbarcazioni a vela in transito alle Egadi.
Una per tutte, la ricetta della Pasta con l'Aragosta in brodo, una vera delizia per il palato, che rientra nella Top Ten dei dieci piatti realizzati con gli spaghetti ( in questo caso si lo spaghetto viene rotto a mano).
La pasta con l'Aragosta in brodo, è uno tra i piatti più in voga durante la stagione estiva, e tutte le volte riesce a soddisfare le aspettative di chi lo ordina, perché ne ha sentito parlare bene e incuriosito, si reca al Pirata. La preparazione del piatto è molto lunga , ed è per questo che bisogna ordinarla con un po' d'anticipo.
Le attese saranno pienamente ripagate e ampiamente soddisfatte.
Anche la cucina del Pirata risente delle culture dei popoli che hanno conquistato la Sicilia, soprattutto gli arabi, come per la ricetta del Cous Cous, che a Marettimo, si fa rigorosamente con il pesce utilizzato al posto della carne e delle verdure. Il risultato? Basta provarlo per fare il bis del piatto. Un consiglio? Aggiungere i calamari fritti.
Negli ultimi anni il Pirata si è specializzato nella realizzazione degli antipasti a base di crudità di pesce, rigorosamente pescato nelle acque di un'incontaminata area di riserva integrale. Oggi la struttura si trova in una delle aree più panoramiche dell'isola, in una veranda che volge il suo sguardo al Castello di Punta Troia, a pochi passi dalle barche dei pescatori del luogo. Profumi, colori e sapori di un'isola che anticamente era ritenuta "sacra", anche se basta trascorrere qualche giorno li per capire che la sacralità è una vera e propria connotazione di Marettimo.